Ma perché uno mette la testa sotto la sabbia
Lisa:
fare un esame di realtà richiede di provare tutte le emozioni, perché sono le emozioni che ci guidano nella vita; di esse non dobbiamo né vergognarci, né avere paura, perché sono i nostri strumenti di cura.
Daria:
Ma perché uno mette la testa sotto la sabbia?
Perché non è pronto a vedere quello che sta accadendo intorno a lui.
Non è pronto a fare un esame di realtà. Tutto qua. Semplice … vero?
E invece è la cosa più difficile di tutte … fare l’esame di realtà, dico … per primo devi essere sicuro di avere paura … sì, devi essere sicuro d’avere paura, perché se affronti l’esame di realtà con quell’atteggiamento di chi non ha paura di nulla, allora sei già fritto … l’esame di realtà vuole dire guardarsi dentro e intorno e capire chi sei tu e chi siano gli altri … che poi, alla fine dei conti, non è necessario solo a chi deve essere consapevole di una diagnosi, è necessario anche a chi ha qualcosa che non va di altro tipo … perché è ora che ridimensioniamo questa storia della malattia … tutti dicono che peggio di una malattia non ci sia niente … sì, dico io, però ce ne sono tante altre che fanno paura uguale … ricevi la diagnosi di malattia e stai male per le cure e stai male psicologicamente … e fin qua siamo tutti d’accordo … ma vogliamo parlare delle violenze domestiche, dei matrimoni che dal di fuori sono del Mulino Bianco e dal di dentro delle tragedie? Vogliamo parlare degli incidenti, dei terremoti, delle alluvioni e dei vulcani che esplodono? Insomma, io sono arrivata al punto di pensare che la vita sia un equilibrio continuo e costante …. un equilibrio nella relazione che abbiamo con noi stessi, con gli altri e con le forze della Natura … Non è detto che la malattia sia la peggior cosa, ce ne possono essere altre anche più terribili e allora come si fa?
Ci si gioca la partita bene … all’inizio della stagione si guarda su quali giocatori investire, quali comprare e … quali lasciare in panchina o, addirittura … a casa … si prova a mettere in moto un gioco di squadra senza pensare che l’importante sia essere in compagnia, si può essere anche da soli, ma l’importante è conoscere bene se stessi e non cascare nelle trappole che noi stessi siamo così abili a innescare