La malattia impatta sulla persona e la sua famiglia in modo violento, inaspettato, di sicuro inopportuno e sempre al momento sbagliato, perché non esiste il momento giusto in cui ammalarsi.
Le malattie capitano e le persone hanno bisogno di essere incoraggiate a continuare a vivere sperando in un Futuro in cui il lavoro abbia un ruolo importante.
La medicina ha fatto passi da gigante e, in questi ultimi anni anche la sopravvivenza è molto migliorata.
La qualità di vita del malato e della famiglia viene sempre più tutelata e, per questo, diventa una forma di protezione anche quella di consigliare, il prima possibile, di attivarsi nell’intraprendere il percorso di Accertamento di Invalidità Civile e di Disabilità. In questo modo il malato e la sua famiglia possono verificare di quali diritti godere e decidere se poi usufruirne.
L’essere umano esiste come insieme di tante parti.
E’ di sicuro figlio, poi può essere coniuge, convivente, sigle, genitore, fratello, sorella, zio, cugino e non da ultimo, anche lavoratore o comunque persona che tende ad un futuro professionale. Poi è molto altro ancora a seconda delle proprie attitudini e passioni.
Quando la malattia interviene a modificare la traiettoria di una vita familiare, alle persone rimane un margine di libertà: quello di poter scegliere come adattarsi alle trasformazioni che la malattia di sicuro porterà.
Succede esattamente come quando un meteorite cade nel mare: l’acqua si increspa poi, col tempo, troverà un nuovo equilibrio, ma il mare non è più lo stesso, perché il masso continua ad esistere sotto l’acqua e la natura farà si che anche lui trovi il suo spazio sul fondale.
I pesci del mare dovranno fare i conti con quel nuovo assetto ambientale e impareranno nel tempo a modificare il loro percorso, perché se fingessero che tutto fosse rimasto immutato, sbatterebbero contro il meteorite che si è adagiato sul fondale del mare e non riuscirebbero mai ad andare oltre ad esso.
Allo stesso modo quando la malattia, come un filmine a ciel sereno, si abbatte su una famiglia.